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Progetto MeMo, merito e mobilità sociale, alla Scuola Sant'Anna di Pisa: si apre il secondo corso residenziale con due ospiti di eccezione: Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi e Gaetano Terrasini, amministratore delegato di Saint Gobain

“Il progetto MeMo orienta le ragazze e i ragazzi a capire quali possono essere le scelte migliori per il loro futuro e per quello del mondo in cui viviamo” dichiara la rettrice Sabina Nuti
Data pubblicazione: 27.06.2023
Sabina Nuti
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Al via l’edizione residenziale di giugno del progetto MeMo, merito e mobilità sociale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha selezionato 120 studentesse e studenti iscritti al IV anno delle scuole superiori di tutta Italia in base al merito e alla provenienza da contesti di possibile fragilità culturale e sociale. Dopo i saluti istituzionali di Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, due ospiti di eccezione hanno aperto i lavori in presenza: Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e Gaetano Terrasini, vice direttore della Fondazione Il Talento all’Opera Onlus e CEO del gruppo Saint Gobain Italia.
Il programma del secondo corso residenziale di MeMo si svolge tra martedì 27 e giovedì 29 giugno. Le studentesse e gli studenti incontreranno docenti, ricercatrici, ricercatori e personaggi di spicco per discutere insieme di temi come modernità, futuro, scelte consapevoli. Il programma residenziale è pensato in maniera tale da provare a rispondere a quattro obiettivi fondamentali che sottendono la filosofia che sta dietro l’acronimo Memo: meravigliare, esplorare, motivare, orientare.


Meravigliare, esplorare, motivare, orientare

Le persone capaci di fare la differenza, come i partecipanti selezionati, devono avere la possibilità di meravigliare, ad esempio scoprendo tematiche attuali del mondo contemporaneo attraverso la voce di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e Gaetano Terrasini, CEO di Saint Gobain Italia (martedì 27 giugno); di esplorare, discutendo sul futuro della robotica nei diversi campi di applicazione e magari anche sulla Luna (mercoledì 28 giugno); di motivare, ascoltano l’esperienza di Silvia Bencivelli (mercoledì 28 giugno). Infine l’obiettivo è quello di insegnare a orientare, attraverso una migliore conoscenza di sé stessi, come individui e futuri professionisti, come medici, anche attraverso gli strumenti dell’intelligenza emotiva (giovedì 29 giugno).
Il simbolo di questa edizione di MeMo è una gomma per cancellare, per ricordarsi che, a 17 anni, le scelte possono essere scritte e riscritte, pensate e ripensate, cambiate e discusse, mettendosi sempre in gioco in prima fila, per cimentarsi nel raggiungimento anche delle sfide e dei traguardi più impensabili. Il filo conduttore dei quattro momenti (meravigliare, esplorare, motivare, orientare) è la volontà di mettersi in discussione.


Le dichiarazioni

“Il progetto Memo aiuta le ragazze e i ragazzi a capire che questo percorso può dare molto a loro ma anche al mondo in cui viviamo. È un modo per diventare artefici del proprio futuro” dichiara la rettrice Sabina Nuti che ha aperto l’iniziativa portando i saluti istituzionali da parte della Scuola Sant’Anna.

“La ricerca del talento e del merito al di là del contesto di provenienza per noi è fondamentale” dichiara Gaetano Terrasini, amministratore delegato di Saint Gobain Italia e vicepresidente della Fondazione Il Talento all’Opera Onlus – Ci sono molti valori che condividiamo con la Scuola Superiore Sant’Anna, il progetto MeMo va in direzione di questa collaborazione proficua”.

“In una fase storica come questa in cui l’età media si è alzata e ci sono sempre meno giovani, diventa ancora più importante promuovere percorsi di eccellenza universitaria perché altrimenti non sarà possibile mantenere alti gli standard dell’innovazione scientifica” spiega  Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi